Pescatrici di perle - le foto di Maraini
L' incanto delle pescatrici
Le donne del mare giapponesi nelle foto di Maraini
Purtroppo il link su Vimeo al video di Bilenko è stato rimosso
«Le giovani - scrive Fosco Maraini nel libro «L' isola delle pescatrici» - erano bellissime; i loro corpi gentili e forti scivolavano nell' acqua con la naturalezza di un essere che si trova nel proprio elemento».
Maraini, celebre etnologo, orientalista e fotografo scomparso tre anni fa, decise nel 1954 di raccontare la vita quotidiana delle pescatrici subacquee che vivevano in piccoli villaggi distribuiti lungo tutta la costa centrale e meridionale del Giappone.
La sua curiosità per le donne del mare era scaturita, ancor prima degli studi e del sentito dire, dalle illustrazioni delle stampe xilografiche, opere che lo avevano sempre affascinato e che considerava una fonte privilegiata per comprendere la cultura e la psicologia giapponese.
Lui raccontò l' attività delle donne appartenenti al gruppo etnico degli Ama, alle quali era riservato il compito di pescare gli awabi, particolari molluschi molto apprezzati nella cucina giapponese.
Le donne li raccoglievano scendendo in apnea, a seno nudo, lungo i fondali prospicienti l' isola di Hèkura, in alcuni casi profondi anche venti metri.
Maraini documentò questa attività con un volume, un documentario etnografico e un reportage fotografico.
Maraini, celebre etnologo, orientalista e fotografo scomparso tre anni fa, decise nel 1954 di raccontare la vita quotidiana delle pescatrici subacquee che vivevano in piccoli villaggi distribuiti lungo tutta la costa centrale e meridionale del Giappone.
La sua curiosità per le donne del mare era scaturita, ancor prima degli studi e del sentito dire, dalle illustrazioni delle stampe xilografiche, opere che lo avevano sempre affascinato e che considerava una fonte privilegiata per comprendere la cultura e la psicologia giapponese.
Lui raccontò l' attività delle donne appartenenti al gruppo etnico degli Ama, alle quali era riservato il compito di pescare gli awabi, particolari molluschi molto apprezzati nella cucina giapponese.
Le donne li raccoglievano scendendo in apnea, a seno nudo, lungo i fondali prospicienti l' isola di Hèkura, in alcuni casi profondi anche venti metri.
Maraini documentò questa attività con un volume, un documentario etnografico e un reportage fotografico.
Bellissimo ricordo.... Mi sono venuti i brividi...
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